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L’assassino di John Lennon chiede scusa a Yoko Ono: “Il mio è stato un atto spregevole”

John Lennon e Yoko Ono

Dopo 40 anni, il killer di John Lennon ha voluto chiedere scusa a Yoko Ono, la vedova dell’ex cantautore dei Beatles: ecco le sue dichiarazioni.

Sono passati 40 anni, ma l’uccisione di John Lennon fa ancora discutere. La morte dell’ex Beatle fu un fatto sconvolgente, che segnò profondamente non solo il mondo della musica, ma l’intera società. A togliere la vita al cantautore, sotto gli occhi della moglie Yoko Ono, fu Mark Chapman. E oggi, lo stesso Chapman, ha scelto di chiedere scusa proprio alla vedova. “L’ho ucciso per fama, è stato un atto molto molto egoista“, ha dichiarato il killer, come riferito dalla Bbc.

John Lennon: l’assassino chiede scusa a Yoko Ono

L’ho ucciso per avere fama“, ha affermato l’assassino, aggiungendo: “Il mio è stato un atto molto molto egoista, spregevole, e mi dispiace per il dolore che ho causato a Yoko Ono. Non ho ucciso Lennon per il suo carattere o per l’uomo che era. Era un padre di famiglia, un’icona“.

John Lennon e Yoko Ono
John Lennon e Yoko Ono

Chapman colpì con quattro colpi di pistola Lennon l’8 dicembre 1980 appena fuori l’appartamento del cantante a New York. Un’omicidio sconvolgente che ancora oggi fa discutere. L’assassino ha spiegato in questa intervista che non uccise l’artista per un motivo specifico, se non per la sua fama. Un’azione spregevole che, ammette, sarebbe stata degna della pena di morte.

Chi è Mark Chapman, l’assassino di John Lennon

Uomo problematico, con un passato da tossicodipendente e un ricovero in una struttura per malati mentali per il suo comportamento antisociale, Chapman aveva sviluppato nel corso della sua vita una vera e propria ossessione per i Beatles e Lennon. Non a caso, imitando il suo ‘obiettivo’ aveva anche sposato una donna di origine nipponica.

Dopo l’omicidio venne arrestato immediatamente, e condannato per omicidio di secondo grado a una pena compresa tra i 20 anni di carcere e l’ergastolo. Questo è il motivo per cui dal 2000, ogni due anni, viene portato davanti al Board per poter ottenere la libertà vigilata. Una libertà che al momento gli è sempre stata negata, anche per la ferma opposizione di Yoko. La vedova in un’intervista del 2015 affermò infatti di essere molto preoccupata dall’idea di sapere Chapman in giro liberamente: “Lo ha fatto una volta, potrebbe rifarlo“.

Di seguito il video di Imagine:

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:11

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